La Lana. Storia e classificazione in uso.

La Lana. Storia e classificazione in uso.

Lana - dal latino lana(m), voce di antica origine indoeuropea.

Fibra tessile di origine animale che si ricava dal vello degli ovini e di alcune capre e camelidi.

Se rimanessimo soli su un’isola deserta e dovessimo scegliere solo un materiale, solo uno da indossare, cosa scegliereste?

Io non avrei nessun dubbio, la lana.

La lana è perfetta con tutto e va bene su tutto in ogni occasione: calda e confortevole, soffice e ruvida, la si può indossare direttamente sulla pelle e per alcuni tipi di lana risultano particolarmente eleganti, al pari della seta.

Breve STORIA:

L’utilizzo della lana non è antico come quello del lino e della canapa, ma risale comunque ad almeno 5000 anni fa, quando in Mesopotamia, in Medioriente e in alcune parti dell’ Europa veniva tessuta la lana di pecora. Intorno al 1900 a.C. emerse la tessitura inglese, e le lane inglesi venivano commerciate in lungo e in largo in tutto l'Impero romano.

La lana ha dato luogo anche a una nuova industria tessile e alla ricca cultura che l'accompagnava. All’ inizio del XIV secolo, nella città di Prato nacque una corporazione chiamata Arte della lana. Più tardi, nel XVI secolo, iniziò il successo delle industrie laniere spagnole (la lana merino ha avuto origine in Spagna). L'espansione coloniale di inglesi e spagnoli ebbe come conseguenza anche l'esportazione delle pecore fin nelle Americhe e in Australia.

Classificazione in uso:

Da un punto di vista commerciale le lane vengono classificate in base alla loro lunghezza in centimetri, in base alla finezza (cioè al diametro in micron della fibra), ed anche mediante un numero che indica il grado di filabilità della fibra stessa. La "S" che segue il numero di filabilità sta ad indicare la parola inglese hanks, che significa matasse: così ad esempio (il riferimento non ha il riconoscimento di esattezza scientifica, ma viene dato per rendere una idea) 75's sta ad indicare che con un chilo di lana è possibile ottenere 75.000 metri di filato.

La trasformazione dal vello al filato prevede prima la lavatura e poi la filatura in due diversi cicli di lavorazione secondo la qualità delle fibre:

A) Il sistema pettinato, dove le lane vergini dalle fibre lunghe sono disposte in modo parallelo tanto da formare un filato raccolto per avere tessuti battuti, lisci, meno caldi. I tessuti sono più costosi.

B) Il sistema cardato, che utilizza fibre corte, che danno un filato più voluminoso, adatto a creare tessuti più gonfi, pelosi, morbidi e più caldi.

È bene, comunque, precisare che il cardato non è necessariamente inferiore al pettinato: si tratta semplicemente di due lavorazioni diverse, destinate ad impieghi differenti.  

CODICE TESSILE: 

WO - Lana 

WV - Lana Vergine o Lana di Tosa

La LANA è un segmento molto articolato, in quanto le tipologie variano in base alla razza dell'animale e al diametro delle fibre: in linea di massima, quelle più grosse sono usate per tappeti e cappotti, quelle più fini per i capi d'abbigliamento. Più la fibra è fine, più sarà pregiata. Una buona lana non contiene nodi o fili sciolti e risulta elastica.

Solo per citare le più famose, distinguiamo la lana cachemire, che viene dalla Mongolia ed è rara, perché per ogni pecora è possibile ricavare poca quantità di filo (ed eccone spiegato il costo); la lana mo-hair, abbastanza simile alla cachemire per morbidezza e calore, ma proveniente dalla Turchia, quindi con costi più contenuti; la merinos, particolarmente resistente e isotermica, ideale per capi basic da usare nella quotidianità; la lana d'angora, molto pregiata e prodotta con il pelo del coniglio d'angora, morbidissima, pelosa, calda, soffice ma delicata, ecco perché viene usata in filati mescolati.

 

Nell’arredamento questa fibra, oltre che come isolante naturale, può essere utilizzata negli interni, spesso in abbinamento ad altri materiali sintetici, per coperte, divani, cuscini, tende, tappeti, moquette. Tra le caratteristiche più interessanti troviamo:

  1. l’ottima capacità termoisolante, sia dal freddo che dal caldo
  2. la capacità fonoisolante, che protegge dai rumori, 
  3. l’eccellente capacità di assorbimento dell’umidità, 
  4. la grande resistenza all’usura, 
  5. la naturale proprietà ignifuga, che la fa attaccare dal fuoco con molta difficoltà, 
  6. l’antistaticità,
  7. la resistenza a muffe e batteri,
  8. ed inoltre, essendo elastica, si sgualcisce molto raramente. 

 

Il calore del legno, il profumo dei pini, la rustica bellezza della vegetazione montana, le stelle alpine, i fiori del cardo, associato all’atmosfera calda ed avvolgente che trasmette la lana attraverso il  suo senso di delicata naturalezza anche negli arredi più contemporanei.

 

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Bibliografia

 

  • Alessandro de Mori, Produzione e lavorazione della lana, ed. G.B. Paravia & C., 1932
  • Pietro Canepa (a cura di), Lana: magia della natura, ed. Tipolitografia Romagna, 1986 
  • Storia d’Italia, Annali 19 - la Moda, ed. G. Einaudi Editore, 2003
  • Gabriella d’Amato, Moda e design - stili e accessori del Novecento, Bruno Mondadori, 2007
  • Serena Autorizzo, Grazie, è vintage!, ed. Sonda, 2021
  • Orsola de Castro, I vestiti che ami vivono a lungo, ed. Carbaccio 2021
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